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Inserito il - 03/08/2007 : 11:56:19
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Riceviamo da Adolivio Capece :
Venerdì27 Luglio 2007
Un software ha analizzato 39mila miliardi di posizioni Risolte tutte le varianti: la dama non ha più segreti
di GIGI BIGNOTTI
Il gioco della dama non ha più segreti, è stato "risolto". Lo spiega il numero di luglio della prestigiosa rivista inglese Science. Il programma per computer Chinook, realizzato da un gruppo di ricercatori dell'Università di Alberta (Canada), ha "catalogato" tutte le varianti possibili. Quindi non potrà più essere sconfitto perché anche se un avversario giocasse sempre le mosse migliori, arrivando così alla partita perfetta, non potrebbe mai ottenere più del pareggio.
In pratica nel programma Chinook i ricercatori canadesi hanno inserito tutti i 39.000 miliardi di posizioni che si possono presentare in una partita. Elaborando tutte le combinazioni hanno determinato ogni volta se la posizione porta alla vittoria del nero, del rosso (il bianco in Italia) o alla patta. Ogni mossa corrisponde a uno speciale algoritmo e naturalmente il computer gioca la migliore possibile proprio per questo non potrà mai perdere.
Va sottolineato che si tratta della dama inglese che ha alcune differenze con quella italiana per le regole di presa dei pezzi, ma si gioca su una identica damiera di 64 caselle (8x8) così come molte altre varianti del gioco (ad esempio la dama russa). Resta, però, più che mai viva e ancora "irrisolta" la versione sulle 100 caselle (inventata da un generale dell'esercito di Napoleone si gioca su un tavoliere di 10x10) detta Dama internazionale, adottata anni fa proprio perché il gioco sulle 64 caselle non aveva più "sbocchi" ed era troppo... facile. Le nazioni storicamente più forti nella dama internazionale sono la Russia e l'Olanda, seguite dai Paesi Africani, ma ha un grande seguito anche in Italia e a Nordest (specialmente nel Veronese).
I "cugini" scacchisti non si devono invece preoccupare: il loro gioco è ben lungi dall'essere risolto anche perchè i 16 pezzi della scacchiera (8 pedoni, le tre coppie di torri, cavalli e alfieri, più il Re e la Regina) hanno regole di movimento diverse portando praticamente all'infinito il numero di combinazioni possibili anche dopo una sola decina di mosse. C'è la famosa leggenda dei chicchi di grano che dalla notte dei tempi ricorda la complessità del "Nobil ziogo": un emiro ricco e annoiato chiese ai suoi saggi d'inventare un gioco appassionante promettendo come ricompensa qualsiasi cifra. Gli arrivarono gli scacchi e una richiesta che gli sembrò ridicola: un chicco di grano sulla prima casella, due sulla seconda e via via raddoppiando per ognuna delle 64 caselle. Rise a crepapelle pensando fosse poco più di un sacco di grano: invece è una quantità talmente elevata che non bastarono i granai di tutto l'impero.
Gigi Bignotti
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